Mi chiamo Lino Davieri, sono nato a Roma. A 13 anni ho avuto la fortuna di avere in regalo la mia prima macchina fotografica, tutta per me, e da allora non me ne sono più separato. Ho coltivato questa grande passione con gratificanti esperienze ricercando la mia dimensione esplorando il bianco e nero e il colore. Dapprima nel sistema analogico e poi nel sistema digitale.
Ma la mia vera natura visionaria mi ha portato oltre il “catturare l'attimo esatto“ ed è divenuto il mio pensiero artistico, quel bisogno interiore di rompere gli schemi della sola riproduzione della realtà. “ L'artista vede ciò che gli altri non vedono “ , in ognuno di noi c'è un immaginario che contrappone una realtà a volte insopportabile, una vita quotidiana ripetitiva, una routine che non consente di evadere. Ho cercato di contrastare la realtà con l'immaginazione di un mondo surreale e visionario, sottraendo concavità dalle convessità, riempiendo il pieno di vuoto, inventando nuove geometrie e nuove forme. Manipolando le immagini, che rimangono sempre la base delle creazioni, cerco emozioni visionarie e forme minimali per ingannare la mente e il tempo, dove il nulla e il tutto passano attraverso il "momento esatto" del pulsante di scatto, dove tutto rimane sospeso nel tempo e quando l'osservatore riceve in cambio sensazioni di appagamento emotivo ed estetico, solo allora il cerchio si chiude. Una terapeutica via di fuga. Il contatto tra artista e osservatore ha avuto successo, il messaggio astratto viene recepito e modulato, adattato alle proprie sensibilità individuali le quali creano emozioni oppure generano indifferenza perché in ognuno di noi risiede un immenso luogo logico e insieme metafisico dove convivono arte e pensiero dinamico che induce alla riflessione e all'inquietudine.
Ho pubblicato due libri fotografici in bianco e nero:
- Diario di un visionario
- Immagini della ragione.

Lino Davieri
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